Filò

INCONTRO CON LA FILOSOFIA

Incontro con la filosofia si inserisce all'interno del progetto "Spazi di con-fusione collettiva", finanziato grazie all'avviso Youz Officina della regione Emilia - Romagna.

Info pratiche

Tutti gli incontri si svolgeranno dalle 18:30 alle 20:30 presso Scuderia Future Food Living Lab, Pz. Verdi, 2, Bologna (BO).

Partecipazione gratuita.

È gradita la prenotazione: clicca qui.

Calendario e programma

25 ottobre, 18:30 – 20:30
Filippo Ferrari
Negazionismo scientifico e post-verità. Un’indagine epistemologica.

In questo incontro discuteremo, da un punto di vista prettamente filosofico, di negazionismo scientifico. Utilizzando gli strumenti dell’epistemologia analitica, forniremo una caratterizzazione del negazionismo scientifico nel contesto più ampio della post-verità. A titolo esemplificativo prenderemo in esame il caso dei no-vax e cercheremo di comprenderne le motivazioni anche in relazione alla (in)efficacia della comunicazione tra esperti e pubblico.

Filippo Ferrari ha conseguito il dottorato in filosofia nel 2014 presso il Northern Institute of Philosophy dell’Università di Aberdeen (UK) con una tesi su disaccordo e normatività della verità. La tesi è stata supervisionata da Crispin Wright e Carrie Jenkins ed esaminata da Paul Horwich e Matthew Chrisman. A partire dal 2014 ha avuto posizioni di post-dottorato presso le università di Aberdeen (Leverhulme Trust), Bonn (DFG), e Padova (STARS@UniPd). Fa parte di diversi gruppi di ricerca, tra cui Cogito, Inductive Metaphysics, The Virtual International Consortium for Truth Research, e coordina due network internazionali: BoBoPa e EuPhilo. É autore di diversi saggi scientifici su riviste internazionali e di due monografie: “Truth and Norms” e “Verità e Post-Verità: Dall’indagine alla Post-Indagine” (con Sebastiano Moruzzi).

17 novembre, 18:30 – 20:30
Vera Tripodi
Emotività e Razionalità. Oltre gli stereotipi di genere.

É piuttosto comune pensare le emozioni come opposte alla ragione e concepirle in antitesi al ragionamento logico. È altresì comune associare l’irrazionalità al femminile e conseguentemente alla donna. Ma davvero le emozioni non hanno alcun peso o valore nel processo conoscitivo e qual è il rapporto tra emozioni e stereotipi? Gli stereotipi di genere possono danneggiare un individuo limitando le sue scelte in campo lavorativo e pertanto accrescere le discriminazioni sociali? Qual è il ruolo che stereotipi di genere giocano rispetto allo sviluppo del sistema di credenze che come donne e uomini elaboriamo? A queste e ad altre domande si cercherà di dare una risposta durante l’incontro.

Vera Tripodi ha conseguito il dottorato di ricerca in Logica ed Epistemologia presso la Sapienza Università di Roma. Ha svolto la sua attività di ricerca come post-doc presso l’Università di Torino, l’Università di Barcellona, l’Università di Oslo e la Columbia University. Prima di assumere l’incarico come ricercatrice di filosofia morale presso il Politecnico di Torino, ha lavorato come ricercatrice presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano La Statale. È specializzata in etica della tecnologia, bioetica, filosofia ed etica femminista, ontologia sociale. È socia fondatrice e vice presidente di SWIP ITALIA (The Society for Women in Philosophy – Italy).

29 novembre, 18:30 – 20:30
Gaia Contu
Il signor H. deve rubare il farmaco? Indovinelli morali su etica, bioetica e il nostro incontro con l’altrə.

Mentire è sempre sbagliato? Si può infrangere la legge per salvare delle vite? Ma soprattutto, perché siamo in disaccordo con lə nostrə amicə anche se dovremmo avere gli stessi valori? In questo talk, Gaia Contu propone un dialogo partecipato e interattivo sull’etica e i valori, analizzando quesiti e problemi bioetici. Nel percorso, si mostrerà come la filosofia fornisca degli strumenti pratici per venire a capo di dilemmi apparentemente irrisolvibili, che riguardano il nostro vivere comunitario, sociale e politico e la nostra relazione con l’altrə.

Gaia Contu è una divulgatrice scientifico-filosofica. È laureata in fisica e in filosofia della scienza, ha conseguito un master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste e ha collaborato con Rai Cultura. Attualmente è dottoranda in etica della robotica presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Svolge inoltre attività di divulgazione dal vivo e sui social dove propone con entusiasmo e allegria tematiche di filosofia della scienza, bioetica, logica, società, attualità e curiosità scientifica.

5 dicembre, 18:30 – 20:30
Paola Rudan
Politiche e tecnologie del riconoscimento. Donne e diritti nell’età dell’algoritmo.

Il dibattito sulle tecnologie di riconoscimento facciale e sui loro effetti discriminatori ha rimesso in gioco alcuni problemi e categorie fondamentali per la riflessione politica femminista a cavallo tra XX e XXI secolo. L’intervento intende quindi confrontarsi con quei problemi e queste categorie, a partire da quella di riconoscimento, per interrogarsi sulla configurazione che assumono nell’«età dell’algoritmo».

Paola Rudan è attualmente professoressa presso il Dipartimento Storia Cultura Civiltà dell’Università di Bologna. La sua ricerca si è concentrata prevalentemente sulla dimensione transatlantica del pensiero politico del XVII-XIX secolo. I suoi interessi riguardano inoltre la teoria politica contemporanea, la storia del pensiero politico delle donne, il ruolo dei movimenti dei migranti nelle trasformazioni contemporanee del lavoro e dei rapporti di genere su scala globale, il problema del potere nel pensiero politico femminista. Attualmente, la sua ricerca si concentra sul rapporto tra donne e nuove tecnologie e sulla critica femminista delle relazioni tecnosocietarie.

Che cos'è?

Quattro incontri per ripensare il ruolo della filosofia nell’orientare le nostre scelte etiche, politiche e esistenziali.

Quattro conferenze per costruire un ponte tra ricerca universitaria e mondo reale, in cui esperte e esperti del settore discuteranno di temi attuali che ci chiamano in causa in prima persona. Parleremo di questioni di genere, nuove tecnologie, scienza, bioetica e altro ancora.

Quattro momenti per affermare con forza che fermarsi a riflettere non è “inutile”, ma è anzi fondamentale per agire in modo consapevole.

Ancora conferenze frontali?!

Niente panico!

Noi di Filò crediamo che la cultura debba essere partecipata e accogliente, che sia divertente pensare e dibattere, confrontarsi e incontrarsi nel mondo delle idee. Per questo, oltre ai momenti frontali, gestiti dai/dalle nostr* ospiti, in ogni incontro, ci saranno spazi di dialogo aperti al pubblico e speed date filosofici a tema!

Mai sentito parlare di speed date filosofici? Clicca qui!